Disabilità e formazione
Un sistema scolastico fruibile da tuttiDieci anni di attesa
È giunto il momento di un ripensamento del sistema scolastico attuale. Originariamente pensato per un’utenza prevalentemente omogenea, ha conosciuto negli anni l’aggiunta progressiva di personale atto a rispondere al costante aumento dell’eterogeneità d’aula sulla base di un modello sostanzialmente integrativo. La dimensione oggi raggiunta dal sistema e il rapporto fra i suoi ingenti costi e il grado di soddisfazione dei vari attori esige la ricerca di nuove soluzioni.
Abbiamo bisogno di un sistema scolastico, ACCESSIBILE e INCLUSIVO, che si organizzi attraverso spazi e prestazioni direttamente e immediatamente fruibili dal maggior numero di allievi possibile.
È necessario che azioni legislative e finanziamenti pubblici e privati convergano a garanzia:
- di un’accessibilità, perlomeno in relazione alle disabilità più frequenti, di tutti i luoghi preposti alla didattica, senza attendere che si manifesti il problema per attivare la ricerca della soluzione;
- del diritto d’accesso nella scuola pubblica di ogni ordine e grado di tutti gli allievi, indipendentemente dalle loro abilità o disabilità:
- l’esperienza delle sezioni inclusive, portata avanti con successo, su base volontaria, nel decennio 2010-2020, deve essere normalizzata;
- per gli allievi che necessito di situazioni maggiormente protette, vanno garantiti spazi idonei per l’allestimento di piccole classi in tutti gli istituti di scuola media e negli istituti comunali con una certa massa critica;
- di un certo numero di misure compensative e di accompagnamento già disponibili nei singoli Istituti scolastici, attivabili da subito. In particolare, gli operatori preposti all’inclusione di allievi disabili e di allievi migranti dovrebbero essere assegnati in maniera stabile agli istituti scolastici con compiti di:
- intervento diretto in aula e, se necessario, a domicilio o in altre istituzioni;
- sensibilizzazione di allievi, docenti, genitori e predisposizione di contesti accoglienti,
- sostegno per le famiglie nelle procedure per la richiesta e attivazione di misure compensative. È importante che gli allievi con disabilità e le loro famiglie trovino nel luogo con cui hanno il maggior contatto diretto un referente unico privilegiato, senza essere costretti a illustrare a più riprese e in più luoghi il proprio stato di necessità.
- di un adeguato supporto al corpo insegnante e alle figure dirigenziali degli istituti, i quali dovrebbe poter beneficiare di una specifica formazione di base e continua e di un accompagnamento mirato. Non va infatti misconosciuto il problema dell’accoglienza non sempre entusiastica che la scuola a volte offre agli allievi con disabilità. È un problema che rinvia alla mancanza di conoscenza e ai conseguenti sentimenti di inadeguatezza, di solitudine e di sopraffazione del corpo insegnante.
Risorse umane7x1 in 4 anni
Per una promozione realmente operativa dell’inclusione è necessaria una politica efficace di reclutamento degli operatori; capace di rispondere alla carenza di personale scolastico, in particolare nei ruoli complementari alla funzione docente: operatori per l’integrazione, docenti “casi difficili”, docenti di lingua e integrazione. A questo scopo sono necessari:
- contratti di lavoro adeguati, capaci di andare oltre gli incarichi annuali con monte ore variabile a seconda delle necessità;
- reali aperture verso un reclutamento, programmato e accompagnato, di personale reperito al di fuori dei confini nazionali o che arriva da professioni affini, in modo da potenziare anche la mobilità professionale del settore. A questo scopo vanno studiate misure di riconoscimento della formazione pregressa e di complemento della stessa.